Creative works

Microplastics

Category : Creative works

Microplastics is an acousmatic work derived solely from plastic sound sources. These sounds are predominately from waste accumulated from household use (empty milk containers, bottles, straws, lids, cling film, and wrappers).

Further sources were captured at the Manchester Education Centre and Materials Recovery Facility in Sharston (England, UK), which illuminated ways in which plastics are separated and sorted by the Aladdin machine. This visit provided an eye-opening visual for the monumental scale of plastic waste, which is represented sonically half-way through the work through an unprocessed raw recording of plastic rubbish being dumped out into a colossal mountain of unbelievable proportions. Yet further to these recordings and sources are sounds collected from micro-sized plastics, sourced from the south coast of England courtesy of Rob Arnold(visual artists and microplastics cleanup expert). These microplastic pieces, no larger that 5 mm in diameter are a mix of worn-down plastic remnants of past plastic objects (lids, shards, tubing, rims and strips) and ‘nurdles’ or ‘bio-beads’ waste, which present hazardous, detrimental ecological damage to marine life and the environment. The plastics industry convert nurdles into plastic products, however the movement and transportation of these tiny pellets of plastic regularly encounter accidental spills, spreading out into water and drainage systems. Bio-beads are equally problematic, entering the sea via their use in sewage filtration systems. These minuscule plastic particles can be mistaken for food by marine life and birds in the environment. This work explores the sound world of this disastrous pollution and unfortunate particles debris that now inhabit the world in insurmountable quantities.

Microplastics è un'opera acusmatica derivata esclusivamente da sorgenti sonore plastiche. Questi suoni provengono principalmente dai rifiuti accumulati dall'uso domestico (contenitori del latte vuoti, bottiglie, cannucce, coperchi, pellicola trasparente e involucri). Ulteriori fonti sonore sono state catturate presso il Manchester Education Center e il Materials Recovery Facility di Sharston (Inghilterra), che illustrano i modi in cui la plastica viene separata e smistata dalla macchina “Aladdin”. Questa visita ha fornito una prospettiva illuminante riguardo l’ingombro “monumentale” dei rifiuti di plastica, che è rappresentato sonoramente a metà del lavoro attraverso una registrazione grezza non elaborata di rifiuti di plastica scaricati in una montagna colossale di proporzioni incredibili. Oltre a queste registrazioni ci sono suoni raccolti proprio dalle cosiddette “microplastiche”, proveniente dalla costa meridionale dell'Inghilterra per gentile concessione di Rob Arnold (artista visuale ed esperto di pulizia da microplastiche). Si tratta di pezzetti non più grandi di 5 mm di diametro, mix di residui di plastica usurati di oggetti del passato (coperchi, frammenti, tubi, bordi e strisce) che creano un danno ecologico ingente per la vita marina e l'ambiente. L'industria della plastica li ricicla in altri prodotti di plastica, tuttavia il movimento e il trasporto di questi minuscoli pellet di plastica genera regolarmente fuoriuscite accidentali, con diffusione nell'acqua e nei sistemi di drenaggio. Altrettanto problematiche sono le microplastiche che entrano in mare attraverso il loro utilizzo nei sistemi di filtrazione delle acque reflue. Queste minuscole particelle di plastica possono essere scambiate per cibo dagli esseri viventi marini e dagli uccelli. La composizione esplora il mondo sonoro di questo